Nel corso del tempo, tutti gli oggetti e gli utensili che l’uomo ha creato sono passati dal rispondere solo a primarie esigenze pratiche e funzionali ad assecondare anche un suo bisogno estetico.
Anzitutto, lo possiamo vedere nella storia del costume e della moda; è da un bel po’ che non ci vestiamo più soltanto di informi pelli di animali.
Per i mobili è successa la stessa cosa: ogni elemento d’arredo assolve una funzione d’uso ma rappresenta anche una soluzione di stile, con una propria identità specifica.
D’altra parte, quelle che definiamo come mode o tendenze hanno sempre fatto parte della nostra storia.
Pertanto, arredare casa può diventare un divertente gioco di ricerca tra gli stili che le tante mode passate hanno contribuito a delineare.
C’è n’è per tutti i gusti
A grandi linee, ogni stile è subordinato a regole precise in fatto di forme, linee, materiali e colori.
Tuttavia, tra i diversi linguaggi espressivi vi sono continue contaminazioni, che contribuiscono a rinnovarli.
Infatti, nulla è statico; semmai vale proprio l’esatto contrario: tutto è in evoluzione.
Una panoramica sulle regole basilari che caratterizzano i principali stili d’arredo
Lo stile classico moderno
È di certo lo stile più diffuso perché unisce alla perfezione estetica e funzionalità.
Le linee sono semplici e ben definite, anche per quanto riguarda i tendaggi
Materiali: legno, vetro e superfici laccate
Colori: le tonalità chiare sono alternate a quelle scure, preferenza per le tinte unite.
Lo stile contemporaneo
Molto simile al precedente ma con l’aggiunta di maggiore attenzione all’aspetto tecnologico, attraverso l’introduzione della domotica e di elementi illuminanti a risparmio energetico.
Le linee sono precise e rigorose; gli arredi devono essere il più possibile versatili e modificabili.
Colori: anche in questo caso le tinte unite vanno per la maggiore e i colori più neutri sono accostati a quelli più scuri.
Lo stile etnico
Abbondanza di elementi decor che evocano ricordi di viaggi e esperienze vissute altrove.
Linee multiformi
Materiali: ceramica, legno, pelle, metallo, corda e tessuti di vario genere.
Colori: questo stile utilizza un ventaglio cromatico ampio, che non teme l’eccesso.
Lo stile shabby chic
Ampio utilizzo della tecnica del decapaggio per conferire un aspetto vissuto ai mobili.
Linee tondeggianti e morbide.
Materiali naturali come il legno dei mobili e i tessuti dei complementi d’arredo.
Colori: tutte le tinte pastello, con una prevalenza di bianco, grigio e sabbia.
Lo stile industrial
Contrasto tra pareti in mattoni e intonaci dall’aspetto vissuto, grandi vetrate con infissi in metallo. Piuttosto che nasconderli, impianti e tubature vengono messi in risalto come elementi decor.
Linee minimal e ben definite.
Materiali: ferro, marmo, rame, ottone, acciaio, vetro e pelle.
Colori: nero, rosso rame, grigio metallo utilizzati in contrasto a bianco e tortora.
Lo stile bohémien o boho chic
Atmosfera che ricorda gli anni ’70 del secolo scorso.
Linee morbide con elementi asimmetrici e multicolori
Materiali: legno e vimini per i mobili, lana grezza, cotone o canapa per i tessuti d’arredo, tra i quali spiccano arazzi, tappeti e coperte patchwork.
Colori: vivaci e accesi, come verde e arancione, accostati in netto contrasto a tinte fredde
Lo stile rustico
Per gli amanti delle atmosfere bucoliche dei vecchi casali di campagna, dove troneggia sempre un focolare.
Linee arrotondate, rimandi floreali.
Materiali: legno naturale per i mobili, pietra e ceramica per le pareti, ferro battuto per i componenti decor.
Colori: tonalità calde.
Lo stile vintage
Solo per intenditori.
Questo stile prevede il recupero di oggetti e mobili di modernariato perciò occorre conoscerne bene il valore e il contesto storico, onde evitare di scivolare nel kitsch.
Quindi, più che con colori e materiali, lo stile vintage si allestisce definendo con rigore le diverse epoche di appartenenza degli arredi.
Lo stile eclettico
Ancor più difficile è cimentarsi con lo stile eclettico, nel quale essere audaci è basilare ma occorre contestualizzare ogni arredo o elemento decor inserito.
L’effetto finale deve essere ricercato e sofisticato.
I colori: vivaci e caleidoscopici; sono accolti con favore anche le fantasie più bizzarre e quelle animalier.
Lo stile scandinavo
Dal Nord Europa questo stile sobrio e luminoso ha conquistato un po’ tutti quanti.
Le linee sono ben definite e geometriche.
Materiali: legni nelle essenze più chiare, come larice, rovere, pero e abete, sia per gli arredi che per i pavimenti.
Colori: rigorosamente chiari, con una prevalenza dei bianchi e delle nuance lignee.
Lo stile provenzale
Romanticismo e atmosfere campestri per illudersi di stare in Provenza.
Elementi vintage esposti con orgoglio.
Linee morbide.
Materiali: legno o cotto per i pavimenti, travi a vista, tessuti di tendaggi e rivestimenti in lino e cotone.
Colori: delicati toni pastello, in particolare lavanda, azzurro carta da zucchero e verde salvia. Le fantasie a scacchi o a pallini sono le più utilizzate.
Lo stile più unico è originale resta quello in cui ci vediamo riflessi
Come abbiamo potuto osservare, in fatto di stili a cui ispirarci per arredare casa, c’è davvero da sbizzarrirsi.
Tuttavia, per riuscire a fare un buon lavoro ed essere soddisfatti dei risultati, è indispensabile trovare una soluzione che sappia riflettere appieno la nostra personalità.
Pertanto, non basta dire “mi piace quello stile” e copiare le proposte che si trovano sulle riviste specializzate o sul web.
Gli ambienti delle nostre case devono saper esprimere la nostra sensibilità estetica e, in contemporanea, assolvere la propria funzione, in un contesto di equilibrio e armonia tra queste due istanze, anche quando dobbiamo arredare la cameretta dei bambini.
Complicato? Forse un po’, soprattutto se non lo si fa per mestiere
Per fortuna, ci sono persone a cui possiamo rivolgerci, esperti di interior design che possono aiutarci a infondere nelle nostre case la giusta atmosfera, che parla di noi.
In questo senso, sono interessanti gli esempi di architettura d’interni proposti sul loro sito da Insidesign, studio di progettazione e negozio di arredamento a Bologna, che mettono in evidenza il grande senso di equilibrio di tutti gli elementi che compongono i vari ambienti.
Inoltre, per riuscire a personalizzare la nostra casa dobbiamo inserire oggetti che siano davvero unici, che raccontino di una nostra esperienza, di un viaggio o di una nostra passione.
Se siamo lettori accaniti possiamo forse esimerci dal mettere in mostra la nostra raccolta di libri?
E se ci piace collezionare qualche oggetto particolare, perché non valorizzarlo esponendolo?
La strada per rendere unica la nostra abitazione passa proprio da qui; definire con orgoglio noi stessi attraverso elementi decor, oggetti, tessuti e colori.