Debrum: a cosa serve questo medicinale e quando prenderlo

Il Debrum  è un farmaco che rientra nella categoria degli anticolinergici sintetici in associazione con psicolettico. Questo medicinale viene di solito prescritto al fine di essere utilizzato nella cura di manifestazioni spastico-dolorose dell’apparato gastrointestinale con chiara componente ansiosa.

All’interno di questo medicinale sono contenute delle benzodiazepine ed è per questo motivo che se ne devono conoscere e tenere presenti quelli che sono gli effetti collaterali, le interazioni, la posologia e così via.

Avvertenze e controindicazioni: in quali casi non assumere Debrum

 Questo combinato di trimebutina e medazepam dovrebbe essere evitato nei primi tre mesi di gravidanza, così come in allattamento. Se ne dovrebbe evitare il consumo anche nel caso di ipersensibilità a uno degli eccipienti e se si è soggetti ad apnee notturne. Inoltre, in caso di grave insufficienza epatica e/o respiratoria, Debrum non va assunto.

In ogni caso, va detto che se ne sconsiglia l’utilizzo per un lungo lasso di tempo e, soprattutto, senza il controllo medico. Nel caso specifico di cure lunghe con Debrum è bene effettuare dei periodici controlli delle funzioni epatiche, della pressione e del sangue, per controllare che non ci siano conseguenze rilevanti.

Per quel che concerne le interazioni del Debrum, si deve innanzitutto sottolineare che il medicinale non può in alcun caso essere assunto con alcool. Questo soprattutto perché si andrebbe ad amplificare in maniera preoccupante uno degli effetti del medicinale stesso, ossia la sonnolenza.

Tutto ciò può essere pericoloso per l’incolumità del soggetto, specialmente se quest’ultimo dovesse mettersi alla guida dopo aver fatto uso di Debrum insieme a sostanze contenenti alcool.

Non finisce qui, perché il medicinale in questione non dovrebbe essere assunto neppure con farmaci inibitori del SNC. In questo caso il rischio è quello di generare degli stati di alterazione che possono provocare una innaturale euforia e, soprattutto, dipendenza psichica da questo elemento.

Pertanto, Debrum non si può utilizzare se si fa uso di antipsicotici, antidepressivi, anestetici sedativi, analgesici narcotici e, ancora, antiepilettici.

Si sconsiglia l’utilizzo anche con quei composti che vanno a inibire alcuni enzimi del fegato, dato che questi possono aumentare a dismisura quello che è l’effetto delle benzodiazepine.

Alla luce di tutto ciò è importante avvisare il proprio medico di fiducia in merito ai farmaci che si assumono, così da evitare problemi come quelli sopra descritti.

Alcune avvertenze da prendere in considerazione

Dopo alcune settimane di utilizzo, si potrebbe notare un effetto più blando del medicinale in questione. Questa è una delle caratteristiche delle benzodiazepine che, se assunte per troppo tempo, diventano meno efficienti dal punto di vista di quelli che si chiamano effetti ipnotici.

Tuttavia, si deve fare molta attenzione a non cadere in una sorta di dipendenza che non è solo psichica ma anche fisica. Per questo motivo, si suggerisce di prendere il medicinale solo per il tempo indicato dal proprio medico e nelle dosi consigliate, per non incorrere in problemi di dipendenza.

Questa condizione porta, infatti, con sé quelle che sono le caratteristiche tipiche delle crisi di astinenza. Pertanto, si hanno ansia amplificata, tensione, un senso di irrequietezza e confusione, si diventa tesi e irritabili ma non solo. Nei casi più gravi si arriva ad avere allucinazioni, scosse epilettiche e, ancora, ipersensibilità anche alla luce e un malfunzionamento delle estremità del corpo.

Interrompendo il trattamento, invece, si possono avere disturbi del sonno, ansia, forti cambiamenti d’umore. Per questo motivo, l’interruzione deve essere graduale e mai brusca.

Posologia e altre avvertenze

Si consiglia di assumere Debrum per il minor tempo possibile e, naturalmente, dietro consiglio del proprio medico. Nello specifico, se viene utilizzato per risolvere problemi di insonnia, il ciclo dovrebbe essere massimo di 4 settimane, che possono diventare 8 o 12 nel caso di ansia. Va sempre fatto un periodo di sospensione graduale per non avere brutte sorprese ed effetti indesiderati.

Si deve, inoltre, fare attenzione a quelle che sono reazioni come irrequietezza, allucinazioni, incubi, ma anche psicosi e alterazione del comportamento e così via. Queste sono reazioni molto solite sia negli anziani che negli adolescenti che vengono trattati con benzodiazepine.

Infine, si sottolinea che nei primi tre mesi di gravidanza il medicinale non può essere assunto, così come sarebbe meglio evitarlo anche nella fase di allattamento. In tutti questi casi il contatto con il proprio medico è imprescindibile.

Torna in alto