Il prossimo trimestre la bolletta costerà oltre il 40% in più: è arrivato il momento di capire come fare a risparmiare, per l’ambiente e per il portafoglio
Il ministro della Transizione ecologica Cingolani ha fatto sapere, in occasione di un convegno della Cgil in corso a Genova, che per il prossimo trimestre è previsto un incremento della bolletta elettrica del 40%. Brutte notizie per gli italiani, insomma, soprattutto se si tiene conto del fatto che già lo scorso trimestre c’era stato un aumento del 20%. Ma come si spiega questa eccezionale impennata dei costi? Lo stesso ministro ha fatto sapere che tutto questo dipende dalla crescita a livello internazionale del prezzo del gas e del prezzo della CO2 che viene prodotta.
Le conseguenze
Il problema è che un aumento dei costi dell’energia innesca un effetto domino su tutta l’economia. È chiaro, infatti, che se l’energia costa di più, le imprese hanno più spese e, quindi, perdono competitività. Ma ovviamente sono anche i cittadini a rimetterci, in modo particolare quelli che hanno un reddito basso, che arrivano al punto di non riuscire a pagare l’elettricità, che è un bene primario.
Risparmiare sul gas si può: ecco come fare
Ognuno di noi, insomma, nel corso dei prossimi mesi si dovrà ingegnare per provare a ottimizzare i costi della bolletta del gas, in modo particolare nel corso della stagione invernale, cioè nel momento in cui crescono i consumi di acqua calda e riscaldamento. Un consiglio da parte degli esperti è quello di mantenere in casa una temperatura costante fra i 19 e i 20 gradi: meglio non andare oltre, perché questo è il range ideale non solo per la salute di chi sta in casa, ma anche per la qualità del suo riposo. È auspicabile, inoltre, procedere all’installazione sui termosifoni di valvole termostatiche. Si tratta di dispositivi che permettono di raggiungere il livello di temperatura voluto e il suo mantenimento: ciò è possibile attraverso la regolazione della quantità di acqua calda in ingresso.
Attenzione agli infissi
È sempre importante, poi, prestare attenzione agli infissi, per esempio decidendo di coibentare cassonetto delle tapparelle. A volte, però, isolare il cassonetto delle tapparelle non è sufficiente, e c’è bisogno di sostituire i vecchi infissi in maniera integrale. I serramenti più datati, infatti, determinano una consistente dispersione di calore verso l’ambiente esterno. Con degli infissi nuovi, dunque, da un lato si ha la certezza di risparmiare, e dall’altro lato si può beneficiare di un incremento del comfort domestico. Per altro questo tipo di intervento fa parte del novero delle agevolazioni fiscali, grazie a cui si può usufruire di una detrazione non inferiore al 50% delle spese complessive.
La caldaia a condensazione
Un altro modo per risparmiare sul riscaldamento è quello che prevede di ricorrere a una caldaia a condensazione. Se il vecchio impianto viene rimpiazzato da un modello a condensazione, si può trarre vantaggio da un dispositivo che oltre a essere più moderno si rivela decisamente più efficiente. La caldaia a condensazione, inoltre, permette di non essere troppo vincolati alle consistenti oscillazioni di prezzo che caratterizzano il metano, che attualmente è il combustibile che viene usato di più per il riscaldamento domestico. Il pregio principale di una caldaia a condensazione è quello di garantire un calo consistente dei consumi di gas in confronto a ciò che avviene con un modello tradizionale.
Quanto si può risparmiare con una caldaia a condensazione
L’entità del risparmio è variabile: per i radiatori a muro, che sono impianti ad alta temperatura, la spesa si riduce più o meno del 15%; ma si può arrivare a un risparmio addirittura del 30% nel caso dei pannelli radianti a pavimento, che sono impianti a bassa temperatura. Non va dimenticato, poi, che le caldaie tradizionali provocano una dispersione nell’atmosfera di parte del calore, che quindi non può essere sfruttato per l’ambiente; questo inconveniente non esiste con una caldaia a condensazione, perché il calore viene trattenuto e poi distribuito all’interno dell’impianto di riscaldamento. Questo vuol dire, tra l’altro, che per riscaldare lo spazio attorno c’è bisogno di una quantità inferiore di combustibile.
Quando è il caso di cambiare il vecchio generatore
Il Bonus caldaie 2020 garantisce una detrazione fiscale al 65% per la sostituzione della vecchia caldaia con l’installazione di una a condensazione nuova, a patto che sia di classe A e che vengano anche montate le valvole di termoregolazione. Se, invece, la caldaia a condensazione di classe A viene installata senza valvole, la detrazione fiscale è comunque assicurata, ma scende al 50%. È utile conoscere anche il Bonus Energia, che però è valido solo per quelle famiglie che, a prescindere dal fornitore di gas e di energia elettrica che è stato scelto, versano in condizioni di bisogno fisico o economico. Questo bonus può essere richiesto solo se si ha un valore ISEE inferiore a 8.265 euro.