Quali sono le cause della perdita dei capelli negli uomini?

La caduta dei capelli è un fattore che accomuna tutti gli uomini e nell’80% dei casi la causa è di origine genetica. Ma non solo, infatti ci sono dei fattori che possono determinare l’indebolimento del capello sino alla sua caduta e mancata rinascita.

Se il bulbo pilifero è ostruito e non ossigenato, si crea un effetto domino devastante con l’arrivo della calvizie sulla parte che riguarda la zona frontale. Una caduta dei capelli “normale” durante il cambio di stagione non deve preoccupare, ma nel momento in cui si nota una manifestazione massiva è il caso di rivolgersi ad uno specialista del settore.

Si usa il termine effluvio quando c’è una caduta elevata ed omogenea lungo tutta la cute, mentre l’alopecia determina l’assenza totale di peli e capelli. Scopriamo insieme tutte le cause e quali sono i nuovi rimedi da provare.

Perdita dei capelli per genetica

Come anticipato, nella maggior parte dei casi, la caduta dei capelli maschile interessa il 70% di uomini dai 20 ai 60 anni per cause genetiche. L’alopecia androgenetica è innescata da geni di nonni e genitori con un processo che non si ferma e si attua in tutte le generazioni.

Il  5 alfa reduttasi è un enzima che ha il compito di trasformare il testosterone in diidrotestosterone (Dht): questa sostanza agisce direttamente sul bulbo pilifero restringendolo. Il capello diventa, successivamente, debole e sottile sino a quando non si nota la diradatura sopra le tempie e sulla corona della testa maschile.

Essendo un problema di tipo estetico e psicologico, oggi hanno studiato e messo a punto una tecnica non invasiva per coprire le parti colpite da calvizie. La tricopigementazione è indicata a tutti e copre, in maniera del tutto naturale, le zone nude:  approfondisci qui per avere tutte le informazioni su questo trattamento specifico. Si ricorda inoltre che dovrà essere svolto da un professionista del settore all’interno di una struttura certificata.

Caduta dei capelli maschile, fattori e cause secondarie

Oltre all’alopecia androgenetica, la caduta dei capelli maschile si manifesta per una serie di cause che variano da soggetto a soggetto.

In alcuni casi si tratta di situazioni temporanee dovute ad aggressioni esterne come inquinamento, salsedine oppure sole che rendono i bulbi meno attivi del solito.

Esistono poi delle situazioni particolari dove la caduta dei capelli è legata da malattie particolari. Si parla nello specifico di anemia e tiroide sino alle diete drastiche che riducono l’apporto di ferro, Vitamina A e zinco. Da non sottovalutare la forza dei farmaci ma anche dei trattamenti di chemioterapia/radioterapia.

Tra i fattori da tenere a mente anche uno stile di vita non corretto. Moltissimi esperti del settore hanno evidenziato di come un consumo eccessivo di fumo e alcool possa contribuire all’indebolimento dei capelli.

Si ricorda che i capelli sono composti da cheratina sino al 96%: il danno al fegato porta ad una serie di patologie ma anche all’arresto della crescita dei capelli.

Il consiglio è di adottare una vita sana, una dieta equilibrata e uso di prodotti che non abbiano agenti aggressivi per l’organismo. Ai primi sintomi rivolgersi ad uno specialista che potrà valutare le cause nell’insorgenza di questa condizione particolare.

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