Metodo di studio: come migliorare produttività e risultati

Acquisire un metodo di studio, sia in ambito universitario sia quando si frequentano corsi di formazione è indispensabile per ridurre i tempi di preparazione e ottenere risultati positivi. Non è però facile trovare il metodo più adatto, anche perché ogni persona ha un modo di apprendere diverso e risponde in maniera differente agli stimoli esterni. Riuscire infatti a concentrarsi per raggiungere gli obiettivi di studio della giornata è la cosa più difficile e ciò vale sia se si frequenta un corso di laurea tradizionale, con lezioni in presenza e maggior frequenza delle sedi universitaria, sia se si consegue una laurea presso università online come Unicusano, con lezioni da seguire da casa e organizzazione autonoma dello studio. Ci sono tuttavia dei consigli e delle tecniche che possono tornare utili e che possono contribuire all’individuazione del metodo di studio. Vedremo insieme quelli più utilizzati per migliorare produttività e risultati.

 

Primo passo: organizzazione

 

Per attivare un buon metodo di studio, la prima cosa da fare è organizzarsi. Il consiglio è di dotarsi di carta e penne e stabilire, calendario alla mano, obiettivi giornalieri che permettano di arrivare preparati al giorno dell’esame. Bisogna scandire la programmazione con  un tempo di studio, un tempo di ripasso e un tempo di memorizzazione, dividendo gli argomenti in maniera equa, evitando ad esempio di concentrare negli stessi giorni i temi più difficili. Una volta stabilito il calendario, è fondamentale raggiungere gli obiettivi quotidiani stabiliti, per evitare di rimanere indietro e accumulare stress che non fa bene alla concentrazione. 


Preparare il giusto ambiente

 

Per concentrarsi è necessario predisporre un ambiente adatto. Se si è in università, le aule studio possono essere utili, anche perché sono spesso arredate con pochi elementi, hanno le giuste luci e sono dotate di ogni comfort, come le prese per il pc e il giusto spazio per collocare i libri. Se si studia a casa invece è importante scegliere una stanza ben illuminata, poco rumorosa e con pochi elementi di distrazione. Sul piano di lavoro vanno disposti con cura i libri e tutto il necessario per studiare. Il consiglio è di tenere lo smartphone lontano e senza suoneria per evitare distrazioni e di utilizzare il pc con il solo collegamento ad internet per le ricerche e ai software dedicati allo studio. 


Utilizzare gli strumenti digitali

 

Gli strumenti digitali sono assolutamente da utilizzare per migliorare le performance di studio. Al giorno d’oggi, anche se i dati evidenziano che le competenze digitali in Italia sono molto più basse rispetto alla media UE, è fondamentale sin dalla scuola dell’obbligo colmare il divario, perché ogni cosa sarà sempre più automatizzata e le persone devono essere consapevoli in merito all’utilizzo degli strumenti digitali. Per lo studio ci sono numerose applicazioni che facilitano l’organizzazione dei temi, la raccolta dei dati e la memorizzazione degli argomenti. E in più i pc sono dotati di strumenti che permettono di ottimizzare i tempi. Se per esempio si realizzano i riassunti con word, è utile conoscere i tasti rapidi, come strutturare i testi, come evidenziare le parti più utili per aiutare la memoria visiva nel momento del ripasso. Ci si può inoltre avvalere di calendari virtuali, mappe concettuali, articoli e blog a supporto delle tematiche previste dall’esame, che consentono di approfondire, ove si ritiene opportuno, concetti che non si sono afferrati in maniera completa. Confrontare le fonti, soprattutto quelle riportate dai libri e quelle in formato digitale, serve inoltre anche a imparare diversi modi di esposizione di un argomento. I blog e i siti infatti, anche se alcuni sono estremamente divulgativi, sono utili per entrare in maniera meno didascalica negli argomenti. 


Fare delle pause

 

Per ottimizzare i tempi ed essere più produttivi è importante fare delle pause. Secondo gli studi, si dovrebbe dividere l’ora in 45 minuti di studio e 15 di pausa. Non è tuttavia una regola perentoria, quindi il consiglio è di verificare in base alla propria capacità di concentrazione quando è il caso di interrompere lo studio, anche con tempi più brevi e maggior frequenza. La cosa importante è farle, perché non si può pensare di studiare per ore di fila con lo stesso livello di concentrazione.
Si può optare per una breve passeggiata in casa, un caffè rigenerante o anche l’ascolto di un podcast o di un video divertente. Qualcosa insomma che aiuti a liberare la mente e a recuperare la giusta dose di concentrazione. 

 

Ripetere ad alta voce

Una volta completato lo studio, inizia la fase di ripasso. Se l’esame è orale, il consiglio è di ripetere gli argomenti ad alta voce. Ciò infatti aiuta a correggere eventuali errori in maniera più rapida e soprattutto aiuta a vincere l’emozione del giorno dell’esame. Se l’esame è scritto si può comunque fare un ripasso ad alta voce per verificare se gli argomenti sono stati assimilati in maniera corretta, ma a questa operazione si aggiungono anche le simulazioni dell’esame scritto, magari prendendo spunto dalle prove precedenti, che di solito sono disponibili online sul sito dell’ateneo, o rispondendo a domande disponibili anche su software online.

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