Capire quando lo psicologo va bene per noi: consigli su come fare 

Se avete deciso di intraprendere un percorso con uno psicologo per la cura del vostro benessere psico-fisico e mentale, allora sapete che una grossa differenza nel percorso la fa la scelta del professionista stesso.

Come sappiamo, nell’ambito del rapporto terapeutico ogni psicologo sceglie di aderire a determinate scuole di pensiero o tecniche, che comportano anche diversi percorsi terapeutici. Ma ci sono tanti fattori che possono intervenire nella scelta dello psicologo giusto per noi ed occorre tenerne conto: ecco perchè vogliamo darvi qualche consiglio nella scelta dell’esperto che meglio risponde alla vostra esigenza.

Durante un percorso terapeutico infatti è importante che il paziente e lo psicologo si trovino in quella che viene definita ‘alleanza terapeutica’, un’empatia che non deve mai uscire dai crismi del rapporto professionale ma che comunque deve far sentire sempre a suo agio, accolto, al sicuro e non giudicato il paziente.

Lo psicologo ed il paziente devono anche concordare sugli obbiettivi e sui termini per raggiungerli, sui metodi usati, e via dicendo. Insomma, tutto dovrebbe essere trasparente e chiaro perché lo psicologo ed il paziente lavorano assieme per raggiungere un determinato obiettivo – o più obbiettivi.

Scopriamo quindi come scegliere lo psicologo giusto.

Scegliere il giusto psicologo: consigli

  1. Il primo consiglio è quello di evitare di rivolgersi a degli esperti che fanno ricorso a cure che non hanno appoggio scientifico (Reiki, Fiori di Bach e terapie alternative). Inoltre lo psicologo deve essere regolarmente laureato, ed iscritto all’albo degli psicologi.
  2. Raccogliere referenze può essere utile, ma comunque prestate attenzione alle recensioni. In generale ogni terapia è a sè e di conseguenza un buon modo per valutare se c’è la giusta atmosfera di empatia è fare un primo incontro, anche a pagamento, con lo psicologo per conoscersi prima di cominciare la terapia.
  3. La tecnica. Ogni psicologo può aderire a diverse scuole di pensiero: c’è ad esempio chi adotta la tecnica cognitivo-comportamentale (una delle più diffuse ed efficaci) ma ce ne sono anche tante altre. Chiarite questo aspetto nel primo incontro con lo psicologo.
  4. Chiedete allo psicologo in quante sedute pensa di raggiungere gli obbiettivi che vi siete fissati: parlate apertamente delle modalità attraverso le quali pensate di raggiungerli.
  5. Il genere. Confidarsi con uno psicologo o una psicologa può fare la differenza per alcune persone, quindi sentitivi liberi di orientarvi verso il genere con cui vi sentite più a vostro agio.
  6. Denaro. L’aspetto economico è molto importante, e può fare la differenza. Andare da uno psicologo a pagamento spesso permette di avere più agio nella scelta di orari e luoghi, ma se non ce lo si può permettere è possibile andare in una struttura pubblica (anche se le attese spesso son più lunghe) o rivolgersi ad associazioni di volontariato o aiuto sociale.

Scegliere uno psicologo quindi può sembrare difficile, ma se segui con cura questi accorgimenti, vedrai che non è per nulla impossibile anzi!

Grazie a questi consigli potrai trovare l’esperto che fa per te e per le tue esigenze e che ti aiuti.

Adesso sei in grado di scegliere lo psicologo che fa per te. A questo punto, non ti resta che andare alla ricerca del professionista giusto tra i tanti psicologi che lavorano nella tua città. Se vuoi un modo semplice per farlo, ti possiamo consigliare la pagina psicologionline.net che è dotata di un motore di ricerca interno, che contiene gli elenchi degli psicologi divisi per la città dove lavorano. Quello che ti troverai davanti sarà qualcosa di simile a questa pagina che riguarda l’elenco degli psicologi che operano a Genova.

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