Quali sono le malattie esantematiche più frequenti nei bambini?

In questo articolo approfondiremo le malattie esantematiche che in misura maggiore colpiscono i nostri bambini. Inoltre, dedicheremo spazio anche ai segnali utili per riconoscerle in maniera tempestiva e, infine, alle modalità per curarle.

Le malattie esantematiche appartengono alla macrocategoria di malattie infantili maggiormente diffuse su scala mondiale. Esse, come ci insegna il mondo della medicina, costituiscono della patologie causate dalla forte presenza di un batterio o di un virus.

Si definiscono malattie esantematiche soprattutto per via della comparsa di esantema, generalmente un rash cutaneo molto diffuso sul corpo sotto forma di punti rossi, macchioline o vere e proprie vescicole che, in un tempo davvero breve, (anche qualche ora) ricoprono varie parti del corpo. Queste ultime, in moltissimi casi, generano nel bambino forte prurito e conseguente bruciore al contatto.

Le principali malattie esantematiche possono suddividersi in due macro-categorie: la prima comprende la malattie esantematiche generate dalla presenza di un virus, pertanto si definiscono di origine virale; la seconda raggruppa quella che sono causate dalla presenza di un batterio, anche definite come malattie esantematiche di origine batterica.

Le malattie esantematiche più frequenti sono quelle di origine virale, ossia:

  • Il morbillo: questa malattia si trasmette attraverso la saliva, il catarro oppure mediante le piccole gocce presenti nell’ambiente. E’ una malattia particolarmente contagiosa che sopraggiunge con tosse, febbre e rash cutaneo. Essa può essere prevenuta mediante un vaccino svolto tra i 12 e i 15 mesi, con un successivo richiamo all’età di 6 anni. Il contagio va da un paio di giorni antecedenti la comparsa dei sintomi e termina 3-5 giorni in seguito all’eruzione. Non è presente un farmaco per debellarlo se non alcune accortezze come il paracetamolo per abbassare la temperatura.

  • La Rosolia: la trasmissione della malattia avviene mediante muco e saliva ed è pericolosa solo per le donne incinte giacché il virus può creare danni importanti al feto. Il contagio è maggiore in presenza dell’eruzione fino a 15 giorni dopo. I sintomi sono febbre, diarrea e piccolissime lesioni rossastre sul corpo.

  • La varicella: il virus di questa malattia può colpire ma rimanere silente per anni. Con febbre, malessere, stanchezza e successive macchie rosse, la varicella è l’esantema da prurito per eccellenza. Le macchie si trasformano in vescicole colme di siero e dopo diversi giorni, tendono a seccarsi per diventare poi croste. Anche in questo caso la terapia prevede paracetamolo per la temperatura alta e antistaminici per combattere il prurito.

  • La quinta malattia: essa possiede un tipo di esantema definito a farfalla, giacché le macchie rosse sono molto grandi, evidenti e si estendono dalle guance sino al naso per poi raggiungere le braccia. La febbre si presenta ma non raggiunge picchi alti, tuttavia è accompagnata da cefalea, linfonodi ingrossati, malessere generale.

  • La sesta malattia: essa si presenta più frequentemente nei bambini di età tra i 6 mesi e i 3 anni. Come le precedenti malattie elencate, anche questa è molto contagiosa . Si presenta con febbre altissima, al termine della quale compare l’esantema. Anche in questo caso la cura consiste nel somministrare farmaci antipiretici ed attendere che trascorra il tempo necessario per la ripresa completa dell’organismo.

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