La Commissione Europea ha approvato una nuova direttiva sui pedaggi autostradali. La novità: più inquini, più paghi.
Ormai siamo abituati a misure contro i veicoli inquinanti e questa è solo l’ultima di una lunga serie: dalle ZTL nelle città e nelle metropoli agli incentivi per le elettriche, è chiaro che la direzione è quella di rinnovare il prima possibile il parco auto dei cittadini europei.
Infatti, il provvedimento rientra nel piano europeo di raggiungere la carbon neutrality entro il 2050, ovvero, di pareggiare le emissioni di CO2 con azioni di politica attiva a favore dell’ambiente.
In questo articolo scopriremo in cosa consiste la nuova direttiva e cosa cambierà, nel concreto, per gli automobilisti. Se possiedi un veicolo elettrico, ci sono solo buone notizie. Se, invece, hai una vecchia auto, forse è arrivato il momento di correre ai ripari. Facciamo il punto della situazione insieme a Matteo Grignani dell’omonima Concessionaria auto a Pavia e Vigevano.
Pedaggio autostradale: la nuova normativa europea
Cosa prevede il nuovo regolamento sui pedaggi autostradali approvato dalla Commissione? In sostanza, impone a tutti gli Stati membri di creare un sistema tariffario basato sull’inquinamento di ogni veicolo. Quelli a basse emissioni godranno di sconti importanti e quelli elettrici saranno ulteriormente agevolati. Chi ci perde sono le auto più vecchie e di classe più bassa (Euro 1, 2, 3).
La misura non è del tutto nuova. Già nel 2018, infatti, era stata approvata una norma per i mezzi pesanti e ora si è esteso il provvedimento anche alle auto. Differenziare il pedaggio è una tecnica che incentiva direttamente i cittadini a prendere scelte diverse, guidate dalle spese che dovranno sostenere. L’Europa la sfrutta cercando di far coincidere sempre di più l’interesse del singolo con quello dell’ambiente.
Non succederà tutto subito: gli Stati hanno tempo fino al 2022 per recepire la direttiva e attivare il nuovo sistema. Ovviamente, c’è chi lo farà già quest’anno, ma la previsione è che tutti si adegueranno nel giro del successivo. Essendo una misura semplice da implementare, probabilmente non ci saranno ritardi come spesso accade per altri provvedimenti europei.
Ma di quali costi stiamo parlando? Per evitare la concorrenza sleale, la Commissione Europea ha ‘messo dei paletti’ comuni a tutti quanti. Scopriamo quali sono.
Tariffe ed emissioni di CO2
In Europa, il pagamento del pedaggio autostradale avviene in maniera diversa da Stato a Stato. C’è chi usa il sistema delle eurovignette e chi, invece, preferisce tassare in base al chilometraggio. Per mettere tutti sullo stesso piano, la Commissione ha imposto dei limiti al nuovo piano tariffario.
L’abbonamento annuale di un’auto non potrà superare i 1899 euro, mentre per un veicolo a zero o basse emissioni il minimo sindacale è fissato a 855 euro. Questi gli estremi.
In più, i veicoli completamente elettrici potranno godere di un ulteriore sconto del 75%. Quest’altro vantaggio è fondamentale per spingere ancora di più l’acquisto di veicoli green. Tra pedaggi autostradali scontati, esenzione di tasse e permessi in ZTL comprare un veicolo elettrico diventa un’opzione sempre più conveniente.
Ogni Stato, entro il 2022, elaborerà un proprio sistema per adeguarsi alla nuova direttiva. Nel frattempo, anche i cittadini hanno tempo per confrontarsi e, magari, cambiare auto.
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