Trattamento antialghe in piscina: a cosa serve, quando farlo e consigli utili

Quando si ha una piscina, che sia in una struttura aperta al pubblico o nella propria abitazione, si deve sempre tenere presente che vanno effettuate delle operazioni di manutenzione.

Ce ne sono alcune che devono essere periodiche e altre che, invece, vanno effettuate all’occorrenza. In tutti i casi, comunque, la piscina deve essere controllata, sempre pulita e deve rispettare degli standard di sicurezza che sono a dir poco imprescindibili.

Perché effettuare un trattamento antialghe in piscina

 Tra i vari trattamenti per piscine c’è anche il trattamento antialghe. Probabilmente potrebbe risultare un po’ strano a primo acchito. Ci si chiede perché effettuare un trattamento contro le alghe in un ambiente che non contiene acqua marina. Si tende, infatti, a pensare che le alghe possano crescere e svilupparsi solo nel mare, ma tutto ciò è sbagliato.

Pertanto, se si avverte il fondo piscina un po’ più scivoloso del solito, è arrivato il momento di procedere con un trattamento di questo tipo, mirato a debellare le alghe. Prima di entrare nel dettaglio, però, è importante andare a perché si formano le alghe in piscina.

Ci possono essere diverse ragioni. Di sicuro le alte temperature possono facilitarne la comparsa, così come anche la scarsa presenza di cloro e un pH alto dell’acqua. Queste sono le tre principali cause che portano alla nascita di alghe anche in piscina.

Per capire se si ha un problema di alghe in piscina è importante guardare il colore dell’acqua: se tende al verdastro e le pareti e il fondo della stessa sono diventati scivolosi, allora è il momento di agire.

Esistono diversi kit pensati proprio per chi ha a che fare con questo tipo di problema ed è per questo motivo che bisogna capire come scegliere quello più affine alle proprie esigenze.

L’alghicida, è bene ricordarlo, funziona al meglio se ad esso si uniscono una serie di altri interventi per la pulizia della piscina e l’analisi delle acque.

Analisi dell’acqua: primo step per combattere il problema

 L’acqua della piscina deve essere sempre controllata, così da non avere problemi. Come detto in precedenza, in caso di pH dell’acqua troppo alto, ma anche in caso di poco cloro e di temperature troppo elevate, le alghe possono fare capolino nella piscina, disturbando il relax.

Bisogna, quindi, monitorare costantemente la situazione e questo è fattibile anche con degli appositi kit fai da te, che servono proprio per controllare il pH, la presenza di cloro e la temperatura dell’acqua, così da evitare problemi.

Tuttavia, se le alghe sono già comparse, allora è il momento di agire. In primo luogo non ci si deve di certo lasciare scoraggiare. Sconfiggerle non è difficile, anzi. Basterà il prodotto giusto e il gioco è fatto.

Il primo e importante step è quello di andare a regolare il pH e questo è possibile attraverso l’utilizzo di un prodotto acido e in grado di ripristinare l’equilibrio. Dopo qualche ora è necessario pensare al valore del cloro. Se questo è insufficiente si deve riportare al livello ottimale.

Solo dopo si potrà utilizzare il prodotto antialghe, seguendo sempre quelle che sono le condizioni d’uso indicate sulla scatola. Solitamente si consiglia di lasciare riposare la soluzione sciolta nell’acqua per una notte, così da eliminare poi le alghe in maniera semplice.  Si consiglia, infine, di pulire i filtri con regolarità e monitorare il sistema idrico dell’impianto.

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