Quali sono le caratteristiche di un buon caffè? La parola agli esperti del gusto

L’esperienza sensoriale di un buon caffè accomuna la maggior parte delle persone nel mondo. A volte ci si concede la bevanda in pochi secondi, altri diventa un vero e proprio momento di relax o di compagnia con chiacchiere o riunioni d’affari. L’oro nero regna sovrano da tantissimi anni e nessuno potrebbe mai farne a meno.

Ma dietro ad un semplice caffè c’è un coinvolgimento diretto di aromi, esperienze sensoriali e capacità che esulano dal semplice “sorso e via”. Come si fa per conoscere le regole della degustazione? I sensi  – tranne l’udito – sono tutti coinvolti esattamente come per il vino – birra e olio. Scopriamo insieme come fare e come capire quale miscela possa piacere di più, anche oltre il proprio gusto personale.

Caratteristiche per degustare un buon caffè

Il caffè è una esperienza e non una semplice bevanda. Senza dubbio il 90% della popolazione mondiale lo beve, lo aromatizza, gli aggiunge del latte e cerca di scoprire ricette con questo aroma come protagonista. Come accennato, tutti i sensi a parte l’udito sono chiamati per trovare l’aroma perfetto. Come apprendiamo dai professionisti di beautyandcoffee.info , ci sono delle regole e dei consigli da seguire.

Guardare il caffè prima di berlo

La prima fase di degustazione del caffè comprende la vista. Quando si sta per bere il proprio caffè, per capire se sia buono o meno basta guardarlo. La miscela utilizzata cambia il colore e la consistenza del prodotto così come la sua crema (più o meno compatta). Una miscela Robusta regalerà un risultato finale scuro, mentre se è Arabica si potranno scoprire delle sfumature nocciola tipiche autunnali. In linea generale, il caffè si deve presentare morbido – spesso – denso e comunque capace di far vedere il liquido scuro che c’è sotto la cremina.

Olfatto e profumo del caffè

Dopo la vista, il senso che si attiva è l’olfatto. Chi resiste al profumo del caffè appena fatto? L’aroma che si sprigiona è unico nel suo genere e la memoria inizia a riportare alla mente emozioni, sensazioni e avvenimenti passati. Avvicinare il naso alla tazzina per trovare tutte le note aromatiche del caramello, agrumi, legno sino al cioccolato nero più intenso.

Degustare il caffè: perché il tatto è importante

Il momento importante si basa anche sul tatto, ma solo i veri intenditori possono capire molto da questa azione. Con tutti i caffè che si bevono in un giorno, si diventa consapevoli di alcuni aspetti senza neanche saperlo. Prima di tutto si considera la temperatura, che non dovrebbe essere superiore agli 80°C, poi si passa alla sua corposità (il caffè è rotondo quando c’è un equilibrio tra zucchero e oli). Una volta che si è deglutito il primo sorso si percepisce subito la sua rugosità e astringenza, che non dovrebbe mai essere eccessiva.

Come deve essere il gusto di un buon caffè?

Ma il gusto finale come deve essere? Tralasciando il proprio gusto personale, il consiglio è quello di sorseggiarlo lentamente. La bocca dovrà accogliere il liquido completamente così da accarezzare le papille gustative, che avranno una percezione differente sulle varie zone.

Il gusto predominante è l’amaro e dovrà lasciare anche un ottimo retrogusto, come se si stesse ancora bevendo il caffè dopo averlo terminato.

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