L’ascensore e il suo utilizzo
L’invenzione dell’ascensore, dai suo primi albori con i prototipi di Archimede fino ai modernissimi ascensori touchless con comando vocale, ha nel corso dei secoli cambiato il modo di vivere gli edifici ma non solo. Gli ascensori vengono usati nelle miniere, nei cantieri navali, nei centri commerciali, uffici, monumenti, oppure ancora all’interno dei laboratori per il movimento di materiale o prodotti da un livello ad un altro. Un’invenzione quindi che oggi diamo praticamente per scontata ma che nel corso dei secoli ha rappresentato una vera e propria rivoluzione.
Pensate che i piani alti degli edifici, oggi tra i più esclusivi soprattutto nelle zone panoramiche, un tempo erano invece i più svalutati proprio perché era faticoso raggiungerli. L’invenzione dell’ascensore ha cambiato le regole del gioco, è entrato nella vita di ognuno di noi, tutti i giorni rendendosi un aiuto fondamentale.
Dal punto di vista della tecnologia, i secoli hanno visto l’avvicendarsi di modelli sempre più evoluti e raffinati. Il primo ascensore progettato per il trasporto di persone comparve in Italia nel 1870 per un albergo di Roma. Era un ascensore alimentato a vapore, quindi rumoroso e forse poco rassicurante rispetto agli ascensori a cui siamo abituati oggi. Da li seguirono sistemi con un sempre più alto livello di ingegnerizzazione: ascensori idraulici, telescopici ed elettrici.
Nel mentre che si evolveva il sistema di alimentazione, si aggiungeva una particolare cura dei dettagli, rendendo sempre più piacevole l’utilizzo degli ascensori. E’ così dunque che siamo passati dalle porte ad apertura manuale a quelle automatiche e poi con l’avvento dell’elettronica e dei microcontrollori è stato possibile aggiungere una qualche forma di intelligenza all’ascensore, adesso capace di rilevare il carico, organizzare un sistema di prenotazione della chiamata e la regolazione automatica della velocità in modo da non arrestarsi né partire bruscamente.
Cosa fare perché sia sempre utilizzato in sicurezza
L’evoluzione della tecnica nella progettazione degli ascensori non ha mai tralasciato l’aspetto della sicurezza, di fondamentale importanza. La possibilità di un guasto ad uno o più dei componenti del sistema di trazione e movimento, sono stati sempre previsti durante la progettazione e nel tempo diverse sono state le soluzioni proposte.
Il primo sistema di sicurezza prevedeva l’aprirsi di un paracadute, per evitare la discesa violenta della cabina in caso di rotture dei cavi. Al paracadute si aggiungono poi sistemi quali limitatori di velocità, freni o valvole di blocco.
C’è da dire comunque che l’ascensore per il trasporto di persone è un sistema molto sicuro e la maggior parte degli incidenti in realtà si verifica inciampando sul gradino che si viene a creare tra l’ingresso al piano e la cabina dell’ascensore.
Proprio quest’ultimo è uno dei principali temi trattati in ambito normativo.
Per via della sua importanza cruciale, il tema della sicurezza degli ascensori è infatti regolato da appositi riferimenti normativi, nella fattispecie il DPR del 30 aprile 1999, n. 162 al quale poi sono seguiti i vari aggiornamenti emanati dal DM 26 ottobre 2005, DM 23 luglio 2009, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della norma UNI EN 81-80 ed infine il Regolamento del 2017 in tema di sicurezza degli ascensori.
I soggetti responsabili in tema di sicurezza si possono individuare tra i seguenti:
- proprietario
- datore di lavoro
- amministratore di condominio
Ognuno di essi ha l’obbligo per legge di curare, in esercizio con del personale predisposto e qualificato, la manutenzione dei sistemi. E’ inoltre tenuto a valutare attentamente tutti gli eventuali fattori di rischio e la probabilità di un incidente non solo durante il normale utilizzo ma anche durante le operazioni di manutenzione. E’ inoltre tenuto a prevedere un piano di manutenzione programmata e mettere in atto tutte quelle procedure necessarie per eliminare o minimizzare i rischi legati all’utilizzo diretto e indiretto nonché alla manutenzione del sistema ascensore.
Il soggetto titolare avrà quindi un proprio libretto di immatricolazione, che è tenuto a custodire e aggiornare ogniqualvolta che vi siano delle verifiche o dei controlli secondo quanto previsto dalla legge.
Alcune procedure atte a ridurre o comunque mantenere i rischi e i danni legati a un possibile incidente, sono qui di seguito elencate:
- Le operazioni di manutenzione devono essere assegnate a personale specializzato e qualificato a norma di legge.
- In caso di incidente l’utilizzo dell’ascensore dev’essere sospeso e dev’essere data chiara notifica del divieto di utilizzo. Deve inoltre essere contattata tempestivamente la ditta di manutenzione.
- L’ascensore deve prevedere un sistema di comunicazione audio bidirezionale (come un citofono) in modo da mettere in comunicazione la cabina con un centro di soccorso.
- L’ascensore dovrà essere fornito di Evitare la possibilità di sistemi di livellazione al piano in modo da evitare possibili inciampi nelle fasi di ingresso e uscita dalla cabina.
- L’ascensore dovrà essere inoltre fornito di un sistema di recupero automatico che riporti la cabina al piano in caso di interruzione di corrente, permettendo ai passeggeri di lasciare la cabina.
- Provvedere ad una adeguata illuminazione del locale macchine.
- Provvedere ad una adeguata illuminazione della cabina, installando inoltre una luce di emergenza da attivarsi in caso di interruzione di corrente.
Come devono utilizzarlo gli utenti
In Italia si contano più di 900 mila ascensori in funzione. Siamo quindi l’utilizzatore più vasto in Europa ed il secondo dopo la Cina.
L’ascensore è un sistema di trasporto senza un conducente e quindi l’utilizzo è demandato direttamente agli utenti, utilizzatori del sistema.
Sebbene i passeggeri in cabina non siano lasciati a sè stessi (ricordiamo infatti che una cabina di ascensore è un sistema protetto da diversi livelli di sicurezza, sistemi di recupero e garantito da una manutenzione programmata) gli utenti devono comunque attenersi ad alcune regole fondamentali per far si che l’ascensore funzioni in sicurezza.
All’interno di ogni ascensore sono quindi presenti delle targhette e degli avvisi riportanti le regole che ogni utilizzatore deve rispettare, quali ad esempio:
- Chiudere sempre le porte (se non automatiche) prima di avviare l’ascensore.
- Non aprire le porte (se non automatiche) durante la corsa della cabina.
- Non superare il numero di persone o comunque la portata massima in Kg indicata in cabina.
- Non fumare
- Non manomettere il sistema della pulsantiera
- Non danneggiare in alcun modo la cabina
- Mantenere la cabina pulita
Ascensori touchless
Uno dei componenti chiave di una cabina di ascensore è sicuramente la pulsantiera. Le pulsantiere più moderne permettono oltre alla selezione del piano, anche una programmazione dei piani da raggiungere, utile soprattutto in quei sistemi quali ospedali o uffici, dove sono presenti più piani e le persone in cabina devono essere smistate tra questi.
La pulsantiera è quindi la parte utilizzata da ogni persona nell’ascensore che quindi dovrà toccarla, premendo il pulsante desiderato per raggiungere il proprio piano.
Negli ultimi tempi per via della pandemia causata dal Covid-19, quello del contagio e della contaminazione, è diventato un argomento ampiamente diffuso, sviluppando in ognuno di noi una nuova sensibilità sul tema.
La pulsantiera rientra quindi in uno dei dispositivi a rischio in termini di contagio, essendo continuamente soggetto al tocco da parte di più persone, ogni giorno, continuamente. Per quanto possano essere previste delle operazione di pulizia ordinaria e anche straordinaria, basta un solo viaggio con una persona infetta per mettere a rischio la salute di molti semplicemente per aver toccato un pulsante su cui era presente il virus, che sappiamo essere resistente per diverse ore o giorni su vari tipi di superfici.
La tecnologia ha spesso una soluzione ai nostri problemi ed anche in questo caso ci viene incontro con una soluzione innovativa: gli ascensori touchless, che aumentano la sicurezza ai tempi del Covid-19.