Tradimento su WhatsApp

Nel 2021 la tecnologia ha fatto un notevole passo avanti rispetto al decennio precedente.
Soprattutto nel mondo degli smartphone e delle varie applicazioni per la messaggistica, la concorrenza e l’influenza dei grandi colossi come Facebook e Google ha fatto si che Applicazioni come WhatsApp e Messenger sostituissero completamente i vecchi messaggi sms.

L’utilizzo di queste nuove tecnologie ha portato indubbiamente notevoli benefici sia alle nuove generazioni che alle precedenti, soprattutto quando queste vengono utilizzate con cognizione di causa e per fini leciti.
Allo stesso tempo sono sorte nuove problematiche che probabilmente pochi si sarebbero aspettate: sono aumentati i tradimenti coniugali.
Cosa centra l’infedeltà coniugale con applicazioni quali WhatsApp o Messenger?
Per meglio rispondere a questo quesito ho chiesto la collaborazione ad un investigatore privato operante su Bari, che tra i vari servizi offre anche quello legato alle indagini per infedeltà coniugale, così come è facilmente verificabile collegandosi sul portale web della Iuris Investigazioni.

WhatsApp e il tradimento coniugale

“Tramite questi nuovi programmi per la messaggistica è molto più semplice “abbordare” un uomo o una donna del quale siamo attratti e instaurare un rapporto che va al di là della semplice chiacchierata amichevole.

Basta scambiarsi un numero, accettare un invito, ed ecco che la possibilità di tradire il proprio partner diviene realtà.

L’utilizzo degli “emoji”, le faccine e gli altri disegnini utili per condividere l’idea di un certo stato d’animo (o emozione), facilita lo scambio di informazioni tra i due complici, che tra un cuoricino e un occhiolino, tra un “love” ed una faccina ammiccante, passano presto allo scambio di foto dal contenuto sessualmente esplicito.

Il traditore che intrattiene tali rapporti lo fa con cognizione, consapevole che quei messaggi sono illegittimi ed offensivi del partner tradito, per questo adotta comportamenti particolari e facilmente individuabili.

  • L’infedele tende a nascondere il suo cellulare
  • Porta il suo cellulare anche in bagno, anzi a volte sembra che il bagno sia solo una scusa per restare solo;
  • Cancella accuratamente le chat dalla cronologia;
  • Cura il suo aspetto esteriore (soprattutto barba e capelli) anche quando non vi è una reale necessità di farlo.
  • Utilizza il cellulare a notte fonda, quando crede che il suo partner stia dormendo;
  • Fa resistenza a prestare a qualcuno il suo cellulare e prima di farlo armeggia tra le applicazioni (cancella le chat).

Per quanto possa sembrare legittimo, spiare le chat del proprio partner è illegale e soprattutto non costituirebbe una prova utilizzabile in un’eventuale causa di divorzio.

Le agenzie investigative, come la Iuris Investigazioni, si occupano di tradimento coniugale in maniera totalmente legale, nel rispetto del regolamento sulla privacy e fornendo prove utilizzabili in sede di giudizio.
Per questo noi sconsigliamo sempre le indagini “fai da te”, perché si rischia di passare velocemente dalla ragione al torto.

Attenzione però, se il coniuge o il convivente lascia il cellulare acceso sopra al tavolo e il compagno o la compagna legge i messaggi, non si sta commettendo un reato. Nel caso in cui si utilizzino strumenti tecnologici volti a spiare i dispositivi altrui, invece, si sta attuando un comportamento illegale”.

Considerato ciò che ci ha riferito l’investigatore privato in merito all’infedeltà coniugale perpetrata tramite Whatsapp ed altre applicazioni di messaggistica, non possiamo che consigliare cautela nell’intraprendere questi flirt, poiché possono celare insidie di diversa natura:

  • Chi ci garantisce che la persona con cui stiamo massaggiando sia chi dice di essere?
  • Chi ci assicura che le foto inviateci siano autentiche?
  • Chi ci da la certezza che le promesse scambiate abbiano realmente un peso?

Queste ed altre domande dovrebbero far riflettere su ciò che si sta compiendo, e farci chiedere: ne vale la pena?

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