Stipendio medio delle professioni sanitarie

Il discorso relativo allo stipendio di chi svolge professioni sanitarie è un topic che ha destato sempre grande interesse. In rete sono diverse le notizie a riguardo e polemizzare sull’argomento è diventata spesso un’abitudine. Molti, infatti, si sono chiesti a quanto ammonterebbero gli stipendi reali dei Medici in Italia, i quali possono arrivare a guadagnare anche più di 10.000 euro al mese, al termine della loro carriera professionale.

Di contro, altri professionisti come gli infermieri, le ostetriche e gli appartenenti al medesimo settore sanitario, possono arrivare a guadagnare massimo 2000 euro al mese. Questa situazione permea un tessuto culturale che conferisce un valore diverso ai vari professionisti e si riversa sul riconoscimento economico relativo; il risultato è un’evidente disparità tra le parti coinvolte.

Dopo la laurea da professionista sanitario uno dei problemi principali è il basso stipendio. Risparmiare è uno dei punti salienti e assicurarsi da Rc Medici potrebbe farti trovare la soluzione giusta per te.

Quanto guadagna un medico in Italia

Secondo il rapporto diretto della Fems, i medici dipendenti italiani sono tra quelli che guadagnano di più in Europa, terzi solo dopo i belgi e i danesi.

Com’è stato accennato, i medici attivi negli ospedali possono ambire a 10.000 euro al mese lordi, nel clou della loro carriera, escludendo altri eventuali introiti non calcolati quando si parla di libera professione.

Tra le critiche che vengono mosse con maggiore frequenza, si evince quella orientata ad un taglio degli stipendi per risparmiare. Secondo un’analisi, infatti, i salari nelle strutture ospedaliere rappresentano circa il 60-65% dei costi totali, ragion per cui un ridimensionamento porterebbe ad un risparmio immediato e considerevole.

Un altro spunto di riflessione riguarda il confronto da fare tra i guadagni dei medici e quelli degli appartenenti a quelle categorie di professionisti che sono stati vittime della crisi economica che, al contrario, non ha toccato le professioni sanitarie.

Il guadagno di un medico nelle varie fasi della carriera

Quando un medico inizia a lavorare negli ospedali, inizia a percepire lo stipendio durante il periodo di specializzazione, in quella che è riconosciuta come fase di formazione, arrivando a percepire fino a 1.756 euro al mese. Una cifra che, nella considerazione si tratti di un periodo in cui il medico sta ancora imparando quello che gli serve, si rivela del tutto rispettabile. Qui, tutti i dettagli relativi alle retribuzioni minime per i laureati di professioni sanitarie.

Dal momento in cui i medici finiscono la formazione, svolgendo a pieno titolo la loro professione, percepiscono uno stipendio che dipende sia dal tipo di lavoro svolto che dall’anzianità di servizio. Ci si orienta, complessivamente, tra i 2.000 e i 3.000 euro al mese.

Se ci si riferisce ad un medico primario, per ovvie ragioni la somma risulta maggiore, fino a raggiungere anche i 4.500 euro al mese, per un totale che può aggirarsi attorno ai 75 mila euro l’anno per un medico dirigente ospedaliero.

Stipendi professioni sanitarie: le disparità di genere

Gli stipendi dei professionisti sanitari risentono anche, marginalmente e non, della disparità di genere. Intanto, le donne prevalgono a livello numerico in questo ambito professionale, soprattutto nelle categorie di Ostetricia, Infermieristica Pediatrica, Logopedia e Terapia della Neuropsicomotricità dell’Età evolutiva. Però, nonostante questo, persistono delle differenze sul fronte retributivo che propendono a favore della componente maschile: si parla, in media, di 1.387 euro per gli uomini e 1.283 euro per le donne.

In più, per i laureati di primo livello, gli uomini arrivano a percepire fino al 18,0% in più rispetto alle donne. Un dato che risente in maniera marginale della diffusione del lavoro part-time, di solito svolto maggiormente dalle donne.

Di conseguenza, sulla base di questi dati, gli uomini guadagnano – dopo un anno dal conseguimento della laurea – 76 euro in più al mese. Sul fronte territoriale invece, i lavoratori al Nord Italia percepiscono 172 euro mensili in più in contrapposizione al Sud. Al Centro, invece, vengono stimati 67 euro in più.

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