Quali sono le differenze tra sci alpino e sci nordico? Nell’immaginario comune questi due termini vengono spesso utilizzati in maniera similare, anche se sono due attività sportive diverse e che raggruppano al loro interno diverse specialità.
Infatti, la loro storia ha origine in periodo differenti e nel caso dello sci alpino si sviluppa prettamente come sport, mentre quello nordico si lega alle tradizioni culturali di alcuni Paesi, sviluppandosi solo successivamente come disciplina motoria.
Di seguito andremo a considerare quali sono le loro principali caratteristiche, le specialità e l’attrezzatura necessaria per praticarle.
Cos’è lo sci alpino
Il termine sci alpino identifica una tecnica in base con la quale si potrà affrontare una discesa su una pista battuta partendo da monte per raggiungere un preciso punto a valle. Per compiere questa attività si utilizzeranno degli sci come quelli che puoi vedere su questa pagina, collegati con degli attacchi fissi e degli scarponi che permettono movimenti specifici per affrontare la pendenza e le curve necessarie.
È uno sport incluso per la prima volta come attività Olimpica nella sessione invernale del 1936 avvenuta in Germania a Garmisch-Partenkirchen, con due discipline: la discesa libera e lo slalom. Per saperne di più sui IV Giochi Olimpici Invernali clicca qui.
Le diverse discipline dello sci alpino
Lo sci alpino è oggi è tra gli sport invernali più dinamici e che attira un pubblico di atleti di ambo i sessi grazie alla presenza di 6 diverse discipline.
Il super G
È tra le attività di sci alpino più recenti, dato che fu introdotta nei Giochi Olimpici Invernali solo nel 1988. Prevede una discesa su una pista che avrà una pendenza di circa 600 metri per le gare femminili e 650 m per quelle maschili. L’atleta dovrà transitare tra due porte che saranno in numero variabile, effettuando il tragitto nel minor tempo possibile.
Lo slalom gigante
Una tipologia di disciplina in cui si combina tecnica, controllo dei movimenti e velocità. Infatti, il tracciato avrà una pendenza minore con un dislivello massimo di 400 m per le donne e 450 m per gli uomini, ma con la presenza di diverse porte singole che richiedono curve precise ed effettuate in velocità.
Lo slalom
Viene considerata dagli atleti invernali tra le gare più tecniche, dato che prevede un percorso simile a quello dello slalom gigante, ma con porte che sono più ravvicinate, richiedendo una maggiore capacità nell’effettuare i cambi di direzione.
La combinata alpina
Si effettuerà prima una discesa in Super G, successivamente seguita da quella di slalom e verranno sommate le penalità e i punteggi. Una disciplina che combina sia tecnica che velocità.
Lo slalom parallelo
Le caratteristiche di questo sport alpino sono identiche a quello dello slalom tradizionale per ciò che riguarda la lunghezza delle piste, il numero di porte e la difficoltà tecnica. Ciò che la differenzia è il fatto che la competizione si effettuerà con una sfida diretta tra due sciatori che scenderanno in contemporanea su due piste parallele.
La discesa libera
Rispetto al Super G o allo slalom gigante in questa disciplina si avrà una pista senza porte e con una pendenza superiore, basta considerare che può raggiungere anche i 1100 m. È una disciplina in cui si predilige la velocità, dato che si dovrà eseguire il percorso nel minor tempo possibile.
La pratica di ciascuna di queste specialità dello sci alpino richiede però alcune precauzioni ed un’accurata preparazione fisica onde evitare di andare incontro ad un infortunio sportivo.
Da alcuni anni è possibile praticare alcune discipline dello sci alpino anche lontano dalla stagione invernale ed in assenza di neve, in apposite aree ricavate in periferia di centri collinari o montani, su discese rivestite da un manto di erba sintetica, per intenderci molto simile a quello comunemente usato per realizzare i giardini.
Cos’è lo sci nordico
È uno sport che si collega a una tradizione antica dei Paesi del nord Europa, in cui gli sci erano strumenti indispensabili per spostarsi o per effettuare diverse attività. Con il termine sci nordico si accomunano tutte quelle discipline in cui il tallone non è fisso sugli sci.
Le discipline dello sci nordico
Lo sci nordico è stato riconosciuto come sport alla fine degli anni 20 e introdotto nei Giochi Olimpici nel 1936.
Ecco le discipline principali:
Lo sci di fondo
Uno sport che deriva dalla necessità di utilizzare gli sci per spostarsi sulla neve, e prevede gare effettuate su una superficie che avrà dei dislivelli variabili, con parti in pianura, piccole discese e salite. È un’attività molto tecnica dato che sono previste diversi movimenti sugli sci, che permettono di mantenere un passo costante, accelerato, oppure di scivolare.
Il telemark
Il nome deriva dalla contea di Telemark in Norvegia in cui fu inventata questa disciplina, molto tecnica. Infatti, si offre la possibilità allo sportivo di utilizzare gli sci non solo per spostarsi, ma anche per effettuare discese in maniera veloce, grazie alla possibilità di curvare.
Il biathlon
In questa tipologia di sport invernale si combinano l’abilità dello sciatore di spostarsi sugli sci di fondo, con la disciplina del tiro assegno. Le competizioni prevedono un percorso che offrirà di esprimere la propria velocità e abilità nelle due discipline.
La combinata nordica
Nasce in Norvegia con l’idea di riunire in un’unica competizione due diverse tipologie di sport: lo sci di fondo e il salto con gli sci. L’atleta dovrà quindi effettuare prima il salto, continuando poi il suo percorso per un tragitto che varierà in base alla tipologia di gara.
Lo sci escursionismo
Uno sport in cui si richiede una profonda conoscenza della montagna e delle tecniche di sci. Infatti, si richiederà di affrontare pareti di diverso livello per salire in vetta, senza l’aiuto di rampini o di corde, per poi effettuare la discesa utilizzando gli sci di fondo.
Lo sci orientamento
La disciplina prevede un percorso in cui gli atleti si dovranno muovere utilizzando la tecnica dello sci di fondo, ma orientandosi solamente con una carta geografica e una bussola.
Ski archery
È introdotto tra le competizioni di biathlon, dato che si dovrà percorrere un tragitto con gli sci di fondo nel minor tempo, con stazioni in cui saranno presenti bersagli in cui si dovrà utilizzare la tecnica del tiro dell’arco.
Il salto con gli sci
Tra le discipline nordiche più antiche, in cui lo sciatore dovrà eseguire un salto utilizzando un trampolino di lunghezza differente e cercando di raggiungere la distanza maggiore. Un’attività che richiede una grande tecnica e un controllo dei movimenti.
Come scegliere gli sci giusti per la disciplina?
Le differenze tra lo sci alpino e lo sci nordico si rivelano anche dalle tipologie di strumenti che sono necessari per affrontare le singole competizioni.
L’attrezzatura per lo sci alpino
Nello sci alpino, le attrezzature devono permette di mantenere stabilità durante la discesa, offrendo una superficie adatta per scivolare e al contempo controllare la velocità, eseguendo le curve. Per questo gli sci hanno una lunghezza minima che varia in base alla disciplina, all’altezza ed all’abilità dello sciatore: dai 10 o 15 centimetri in meno dell’altezza, per i principianti, fino ad una lunghezza pari o addirittura superiore alla statura per gli atleti più abili e per le discipline più veloci.
Inoltre sui modelli per queste discipline vengono montati attacchi da sci fissi, con una struttura dello scarpone che deve offrire la possibilità di controllare i movimenti, mantenendo una postura che sia aerodinamica. Le bacchette saranno lunghe e curvate, per posizionarle lunghe in fianchi.
L’attrezzatura per lo sci nordico
Il sistema sci-scarpone è finalizzato allo spostamento, in pianura in discesa o in salita. Per questo lo scarpone sarà agganciato solo nella sezione anteriore dello sci, permettendo al tallone di sollevarsi e facilitando il cambio di postura a seconda delle necessità. Gli sci da fondo devono essere leggeri e permettere di offrire la giusta resistenza sulla neve.
Inoltre per le discipline come il telemark e il salto con gli sci sarà necessario disporre di una superficie ampia che permetta il controllo del movimento. I bastoncini saranno diritti e molto leggeri, anche per essere facilmente risposti nelle discipline e in cui si richiede l’utilizzo delle mani.