Iscrizione all’Aire: vantaggi, svantaggi e tutto quello che devono sapere gli italiani residenti all’estero

Sempre più spesso, per esigenze lavorative, per amore, per ambizione, si sentono storie di nostri concittadini che hanno deciso di andare a vivere all’estero. Risulta pertanto decisamente utile sapere cos’è l’AIRE, come ci si iscrive e tutto quello che c’è da sapere su vantaggi e svantaggi collegati a suddetta iscrizione.

Cos’è l’Aire e perché ci si deve iscrivere se si vive all’estero

Oggi come oggi si calcola che all’estero vivono circa 21 milioni di italiani. Un numero di certo non indifferente anche se, è bene sottolinearlo, non confermato.

All’anagrafe degli italiani residenti all’estero, di cui Aire è l’acronimo, sono iscritti al momento 5 milioni di italiani. Ecco, quindi, che si capisce che questo è un ente che serve a effettuare una sorta di censimento degli italiani residenti fuori dalla loro nazione di nascita.

A questo punto è lecito domandarsi perché ci sia così tanta discrepanza tra la prima cifra, che come detto non è confermata, e la seconda. Non sempre è obbligatorio iscriversi all’Aire. Nello specifico, è obbligatorio iscriversi all’Aire quando si sposta la propria residenza all’estero per un periodo maggiore di 12 mesi. In questo caso, non si può esimersi dal farlo. Se, invece, ci si trasferisce all’estero per un lavoro stagionale o per un periodo inferiore ai 12 mesi, l’iscrizione non viene richiesta come obbligo.

Cosa accade, quindi, se non ci si iscrive all’Aire? Se non si effettua l’iscrizione, anche nei casi in cui questa è obbligatoria, non si viene sanzionati. Si tratta di un caso strano, ma non è prevista alcuna specifica sanzione per punire chi non adempie all’obbligo in questione.

Attenzione, però, perché in ogni caso si corre il rischio di essere cancellati dall’anagrafe del comune di residenza in Italia e questo significa perdere i diritti che si hanno in questo paese. Da questo si capisce che l’iscrizione all’Aire è sia un obbligo che un diritto e che, quindi, conviene effettuarla quanto prima nei casi in cui essa è obbligatoria.

Risulta, quindi, importante capire come iscriversi all’Aire. Come detto, ci sono dei casi in cui non è necessaria l’iscrizione e casi in cui, invece, è obbligatoria. L’iscrizione si deve effettuare entro 90 giorni dal trasferimento all’estero e il tutto può essere fatto tramite un ufficio consolare del paese ospitante. Attenzione, però, perché non sempre si sa con certezza se il periodo di permanenza all’estero sarà superiore o meno ai 12 mesi e, pertanto, il termine di 90 giorni spesso non viene rispettato.

Si deve sottolineare che se ci si iscrive all’Aire si perde il diritto all’iscrizione all’anagrafe del paese di provenienza e, pertanto, non potrà più essere utilizzata la tessera sanitaria nazionale. Questo significa che si deve godere di copertura nel paese ospitante, altrimenti si rischia di non avere diritto alla sanità e questo potrebbe essere un problema difficile da superare.

Per iscriversi all’Aire si deve compilare un modulo che è possibile reperire anche sul sito ufficiale del consolato italiano del paese ospitante. Si tratta di un procedimento molto semplice da gestire, che deve essere integrato con la carta di identità italiana, che va sempre allegata alla domanda. Va sottolineato che si tratta di un procedimento del tutto gratuito, al fine del quale viene ricevuta una notifica che attesta che l’operazione è andata a buon fine.

Come cancellarsi dall’Aire

 Se si desidera effettuare il passaggio inverso, ossia quello di cancellarsi dall’Anagrafe Residenti Italiani all’Estero, allora è importante sapere cosa fare e in che modo procedere.

A tal proposito è utile sapere quando chiedere la cancellazione dall’Aire. In primo luogo, se si torna a vivere in Italia è importante riportare la propria residenza qui e procedere con la cancellazione dell’iscrizione.

Nel caso di perdita della cittadinanza italiana si dovrà procedere con la cancellazione, così come nel caso di morte, anche presunta se è stata dichiarata da un giudice.

I vantaggi e gli svantaggi dell’iscrizione all’Aire

 Per fare il punto della situazione, è utile analizzare quali sono i vantaggi e svantaggi dell’iscrizione all’Aire.

Partendo da quelli che sono i punti a favore di tale iscrizione, va detto che grazie a suddetta iscrizione si potrà votare all’estero sia per le elezioni nazionali che per quelle europee. In questo caso, quindi, non sarà necessario tornare in Italia, ma si potrà usufruire del voto per corrispondenza.

Nel caso dei minorenni questi saranno esonerati dall’obbligo di iscriversi nella scuola italiana che, invece, sussisterebbe senza l’iscrizione.

Altro vantaggio è che può essere ottenuto il nullaosta per la celebrazione del matrimonio e si possono rinnovare all’estero documenti importanti e molto altro ancora. Una serie di vantaggi che, quindi, si devono sempre tenere a mente e che dovrebbero spingere all’iscrizione.

Tuttavia, è utile conoscere anche quelli che sono i potenziali svantaggi dell’iscrizione all’Aire. Come detto in precedenza, infatti, si perde il diritto a usufruire del sistema sanitario nazionale e, pertanto, ci si deve assicurare una copertura medica nel paese ospitante. Si perde anche la copertura assicurativa italiana e, proprio per questo motivo, il consiglio migliore che si possa dare è quello di attendere di trovare un lavoro prima di procedere con l’iscrizione.

Alla luce di quelli che sono i pro e i contro, è bene sottolineare che si tratta sia di un dovere che di un diritto e, pertanto, quando ci si trasferisce all’estero per più di un anno sarebbe consigliabile procedere con l’iscrizione all’anagrafe in questione.

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