La prima volta che una mamma sente il proprio bambino muoversi all’interno della pancia, è sicuramente uno di quelli che ricorderà per tutta la sua vita. Questo momento così emozionante è un’esperienza che non solamente provoca gioia, ma ti rassicura anche del fatto che la gravidanza sta procedendo nel migliore dei modi.
Dopo quanto tempo il bambino inizia a muoversi?
Alcune mamme iniziano a sentire il proprio bambino muoversi verso i 3 mesi di gravidanza. Solitamente però, durante i primi mesi si ha generalmente soltanto una sensazione particolare, quasi di solletico, che attesta la presenza di qualcosa che si muove all’interno del proprio corpo.
Per quanto riguarda invece i classici calci e colpetti che ogni madre non vedo l’ora di sentire per la prima volta, questi avvengono più distintamente intorno al settimo mese di gravidanza.
Come già accennato i movimenti del bambino sono un buon indice che fa capire che il bambino reagisce agli stimoli esterni e che quindi è reattivo.
Spesso però può capitare che alcuni bambini tendano a muoversi di meno, ma non è detto che questo debba essere motivo di preoccupazione.
Gli stimoli
I bambini ricevono degli stimoli non soltanto esterni, ma riescono a percepire anche tramite la placenta quando la propria madre è stressata, preoccupata per qualcosa o felice. Se ad esempio si sta guardando un film alla tv e si è rilassati, è probabile che il bambino tenda a non muoversi. Qualora invece la madre si arrabbiasse per qualche motivo, il bambino tenderebbe a scalciare.
Tecniche per far muovere il bambino all’interno della pancia
Esistono svariati trucchetti e consigli che possono portare a far muovere il bambino all’interno della pancia. Si può ad esempio mangiare un alimento zuccherato, poiché i bambini rispondono agli stimoli dello zucchero nel sangue. Si può inoltre provare a premere leggermente la pancia, purché non lo si faccia con troppa forza.
Spesso e volentieri poi, quando ci si distende semplicemente sul letto, il bambino tende generalmente a muoversi di più. Anche cantare una ninna nanna al proprio piccolo, ascoltare musica oppure semplicemente parlare, sono sempre tecniche che molto spesso danno riscontri positivi.
Se il bambino non si muove
Se si provano tutti questi trucchetti e non si ottiene nessun tipo di risposta da parte del bambino, non ci si deve preoccupare e allarmare immediatamente, ma ragionare bene e pensare all’ultima volta che si è sentito il bambino muoversi. Se dall’ultimo movimento non è passato troppo tempo ci si può tranquillizzare; se invece sono passati diversi giorni dall’ultima volta che si è sentito chiaramente il bambino muoversi, è meglio recarsi in ospedale e fare dei controlli accurati per capire se sta accadendo qualcosa di pericoloso al bambino.
Potrebbero essere vari i motivi per cui il piccolo non si muove, e purtroppo ci sono anche casi di decessi dei bambini anche intorno al settimo e l’ottavo mese. Tutto questo non deve però allarmare, ma è semplicemente un invito a monitorare in maniera adeguata la condizione del proprio piccolo.